Semine
Partire dal seme
Per l’amatore non-professionista iniziare a coltivare i cactus partendo dal seme può essere un'operazione scoraggiante, particolarmente per quelli senza una serra e senza esperienza. Ma poter sviluppare questi begli esemplari del regno vegetale non dovrebbe essere limitato solo ai produttori specializzati. Tutti dovrebbero avere la possibilità di iniziare a coltivare i loro cactus partendo direttamente dal seme e osservarli mentre si sviluppano lentamente e formano esemplari maturi. Con le risorse e tecniche giuste l'amante della coltivazione di “cactus nella ripostiglio “ dovrebbe avere il meritato successo.
Semi e terreno:
Naturalmente i pensieri devono essere orientati in primo luogo verso quali semi far crescere. Vi è un buon numero di commercianti di piante e semi di cactus degni di considerazione; il mio favorito è Mesa Garden di Belen, Nuovo Messico. Questa azienda ha migliaia di differenti specie di semi tra cui poter scegliere e molti hanno interesse etnobotanico. MESA Garden, e molti altri rivenditori di semi, possono essere localizzati presso Cactus and Succulent Plant Mall home http://www.cactus-mall.com. Dal momento che molte persone saranno interessate alla specie più famosa dei cactus, Lophophora williamsii, potrebbe essere necessario ordinare dalle aziende in Europa, ma se il vostro interesse è focalizzato verso le specie di Trichocereus potrete trovare fonti americane abbastanza facili. Gli USA sono tristemente noti come uno dei pochi paesi nel mondo con leggi contro il genere Lophophora. Se questo è il cactus che cercate dovrete muovermi molto giudiziosamente, poiché spedire negli U. S.A. non è illegale, ma la ricezione di ogni specie di Lophophora, semi inclusi, lo è.
Scelta del terreno:
Fra i professionisti può essere un'attività abbastanza complicata. Molti cactus vivono in ecosistemi molto specifici e in questi si sono evoluti , ma fino a che non diverrete molto più coinvolti in questa particolare tematica ( la crescita dei cactus ) potete semplicemente usare un terreno valido per tutti i cactus, acquistandolo dal vostro negozio locale di giardinaggio o nei vivai. Se state cercando un terreno migliore suggerirei di ordinare da Bob Smoley’s GardenWorld, o da molti degli altri commercianti di cactus che trovate al Plant Mall.
Come Iniziare:
Oltre al seme e al terriccio, altre forniture necessarie sono:
piccoli vasi di plastica di 4" (10 cm. circa) ,
un cucchiaio graduato normale,
2 profonde ciotole -sterilizzabili con forno a microonde- con i coperchi (preferibilmente di vetro, uno grande ed uno piccolo),
una collezione di pinzette,
del disinfettante da poter spruzzare,
una bottiglia di candeggina
sacchetti nuovi con chiusura ziplock , grandi e piccoli -secondo quanti vasetti devono essere usati .
Preparare il terriccio ed uccidere tutti i contaminanti è il primo punto. Valutate quanto terreno vi potrebbe servire per riempire il numero di vasetti che dovranno essere utilizzati (ricordatevi: i semi dovrebbe essere sistemati nel terreno a non meno di 1/2 pollice (o circa 1 cm.) uno dall’altro, ma metterli alla distanza di un pollice è la cosa migliore). Prendete il terreno e mettetelo nella grande ciotola di vetro, aggiungete lentamente dell'acqua e amalgamate finché sarà minimamente bagnato, poi passatelo al microonde tenendovelo circa 1 minuto per ogni tazza di terreno da sterilizzare. Il terreno non dovrebbe essere bagnato tanto da renderlo difficile da lavorare; il calore ed il vapore generato dalla piccola quantità di liquido dovrebbero essere adeguati per la sterilizzazione, provate ad assicurarvi che non ci siano punti asciutti nel terreno. Usate la piccola ciotola di vetro per eseguire la stessa procedura con il terreno setacciato, ma questa volta utilizzate soltanto circa 1/4 della quantità originale del terreno. Questo sarà il terreno che dovrete sistemare in cima ai vasetti , dentro cui si svilupperanno le radici dei semi . Dopo aver passato il terreno al micro-onde lasciatelo raffreddare. Suggerisco di lasciarlo raffreddare coperto poiché ciò aiuterà il terreno ad evitare di venir nuovamente contaminato dalle spore disperse nell'aria. Naturalmente ciò può richiedere un certo tempo, cercate di ottenere la massima pulizia. Disinfettate tutti i vasetti e gli attrezzi disponendoli nel lavandino con un gallone (più di 3,5 litri) di acqua calda e alcuni cucchiai da tavola di candeggina. Lasciateli in ammollo per un po'. Se sono già stati usati precedentemente, dovrebbero essere sfregati con una spugna pulita e mai utilizzata prima, facendo attenzione a rimuovere tutto l'accumulo dei minerali e della sporcizia. Questo punto li conserverà molto probabilmente al riparo dall'orrore del fungo che potrebbe travolgere i vostri semi e semenzai. Molti evitano questo punto semplicemente usando un fungicida nel terreno, ma questo diminuirà spesso i tassi di germinazione del seme, qualcosa che il coltivatore di cactus nel ripostiglio di casa non può permettersi. Rifinite il tutto passando il lysol ( o lisoformio) sulla mensola e sistematevi ad asciugare i vasettI e gli attrezzi puliti , su un panno pulito. Naturalmente sto provando a sollecitare il punto che tutti gli attrezzi, dai tovaglioli alle pinzette, devono essere completamente puliti ed esenti da spore , della muffe, ecc.
Seminare :
Una volta che il terriccio fine è pronto, essendo questo un po' caldo (80 - 85 gradi) (da 26 a 29°C circa), inizio riempiendo ogni vasetto di terreno normale fino ai ¾ e per poi finire con 1/4 di terreno setacciato . Comprimete delicatamente il terreno con il vostro cucchiaio, ma non schiacciatelo troppo, deve rimanere piuttosto sciolto. Date una spruzzata d’acqua, utilizzando una spruzzetta, per far sedimentare e livellare lo strato superiore del terreno. Assicuratevi che il terreno sia relativamente bagnato ma che in nessun modo sia zuppo. Ora prendete le vostre pinzette , disponete i semi sul terreno e spingeteveli dentro sino a metà. Lasciate circa un pollice fra i semenzali, dal momento che dovreste probabilmente mantenerli in questi contenitori per almeno un anno. Ora siete pronti per coprirli con il sacchetto. Le misure di un vasetto si adattano bene ad un piccolo sacchetto ziplock, mentre due vasi stanno confortevolmente in un sacchetto grande. Il trucco nell'insaccarli è di fare in modo che il sacchetto funzioni in modo simile ad una tenda. Ciò causerà l'accumulo di condensa all'interno del sacchetto , la quale poi scivolerà giù lungo i lati e si raccoglierà alla base dei vasetti, possibilmente per esserne succhiata nuovamente dentro al vaso attraverso i fori inferiori del contenitore. Se un ripiano orizzontale gli viene sistemato sopra ,a mo' di soffitto, le goccioline di condensa possono cadere direttamente in cima ai semenzali neonati , finendo spesso per spostarli o causando più facilmente la loro putrefazione. Il modo più facile di fare una tal tenda è di disporre i vasetti direttamente sulla piega che è nella parte inferiore dei sacchetti. Ciò significherebbe che lo ziplock è direttamente sopra i vasetti.
Creare il giusto ambiente - calore e luce:
Ora che i semi sono insaccati è importante generare il giusto ambiente di riscaldamento e illuminazione per la loro crescita. Questa è probabilmente l’incombenza più critica nel coltivare i vostri cactus partendo dal seme. Il mio metodo è quello di disporre i sacchetti su un apposito supporto riscaldante usato per l’allevamento dei rettili che può essere comprato in un negozio di animali esotici. Ho dimenticato la marca che uso, ma è molto sottile (in contrasto con quelle spesse, bianche e piuttosto ondulate) nera e con una lamina chiara sopra. Ci sono un paio di differenti formati disponibili, ma sono piuttosto costosi, circa $ 40 per quello più grande. Potreste voler disporre un piccolo termometro (sterilizzato) all'interno di uno dei sacchetti per assicurarvi che la temperatura interna non divenga eccessiva. La germinazione migliore avviene a circa 80 - 85 °F ( 26-29°C circa), ma è anche necessaria una temperatura notturna intorno a 65 - 70 °F(18-21°C circa) . Io ho semplicemente collegato su un timer i miei ripiani di riscaldamento e le luci . Un ciclo di 12 ore di luce e di calore va bene. Per l'illuminazione uso 3 luci al neon (tipo quelle che si usano nei negozi) con due lampadine per le piante coltivate in acquario. Le ho sospese all’altezza di circa 2” (5 cm circa) sopra i contenitori dei semi. Solitamente tutto ciò funziona benissimo per la fase di germinazione ma può generare troppa luce per un miglior sviluppo successivo. Deve essere tenuto presente che anche se i cactus sono tipiche piante del deserto, all’inizio germinano e si sviluppano in crepe e fessure del terreno o sotto l’ombra di altre piante. Un chiaro segnale che vi è troppa luce si rende palese quando i semenzali smetteranno di crescere ed assumeranno un colore marrone/rossastro. Se noterete questo fenomeno , potrete rimediare prendendo un tessuto grezzo, come la garza usata per fare il formaggio, e sistemandolo sopra i sacchetti nel modo opportuno. Come ho detto prima, collegate le luci ed i riscaldatori ad un timer settato su un ciclo acceso/spento di 12 ore. La germinazione dovrebbe iniziare ovunque nel periodo compreso tra una settimana dopo la semina o entro quasi un mese da questa: pertanto pazientate ed evitate di aprire inutilmente i sacchetti … potrebbero penetrarvi dentro dei contaminanti. Dopo circa due mesi potrete rimuovere i vasetti dai sacchetti e metterli sotto le luci e sul ripiano di riscaldamento che continuano il loro ciclo di funzionamento. Se lo trovate necessario, riapplicare la garza grezza nel modo che sarà meglio per le piante. Rimuovere i vasetti dai sacchetti dopo due mesi non è una assoluta necessità : vi è gente che li lascia dentro per sei mesi. La mia opinione su questo punto è che più a lungo sono bloccati nell'ambiente con aria non ricambiata spesso, più diventano suscettibili ai marciumi radicali. Se cominciate a notare semenzali che muoiono dopo la loro germinazione, assicuratevi di rimuovere i vasetti dai sacchetti e plasciate che il terreno si asciughi, poi seguite le regole d'irrigazione consigliate qui sotto, ma con l’aggiunta di un fungicida all’acqua. Una misura supplementare che adotto in modo da aiutarmi a ricreare un ambiente naturale all'interno, è quella di aggiungere un piccolo ventilatore al mio sistema di timers. Dispongo il ventilatore direttamente sopra i cactus, impostandolo al minimo, dopo di che lascio che ventili delicatamente la zona dei miei cactus . Questo aiuto non limiterà soltanto la comparsa di tutti i funghi e lo sviluppo della muffa verde, ma aiuterà anche a risolvere il comune problema dei moscerini. Un altro modo per limitare questi insetti, come pure per mantenere l'umidità del terreno, è di applicare uno strato di sabbia fine intorno ai semenzali una volta che saranno abbastanza grandi.
Irrigazione:
Una volta che i nuovi semenzali saranno estratti dai sacchetti , innaffiare diventerà importante. I semenzali avranno bisogno di più acqua dei cactus maturi, ma avranno anche una maggiore probabilità di marcire (marciumi radicali). Personalmente suggerisco di attendere che lo strato superiore del terreno divenga quasi asciutto prima di innaffiare nuovamente. Quando sarà necessario innaffiare, i vasetti dovrebbero essere disposti dentro un piatto di acqua tiepida, permettendo così che l'acqua salga attraverso la parte inferiore del vaso finché il terriccio non sarà umido. Si può anche effettuare regolarmente una nebulizzazione fine con una spruzzetta. Se decidete di usare la sabbia come copertura superiore , potrà essere necessario imparare ad usare il peso dei vasetti come indicatore del momento d'irrigazione. Cercate di imparare a riconoscere il peso dei vasetti una volta che sono completamente innaffiati. Quando il vasetto diventa notevolmente più leggero sarà il momento di innaffiare. Questa è anche una buona tecnica per il controllo delle piante adulte e pure per quelle che potrebbero avere una copertura con ghiaia. Benché questa mia tecnica non permetta spesso uno sviluppo veloce, dovrebbe diminuire le probabilità di marciumi, e quindi permettere che il piccolo coltivatore di cactus nello sgabuzzino di casa faccia la sua riuscita pur disponendo di una quantità limitata di seme. Usando un buon fertilizzante 1:7:6 , tipo il “ Sudbury Cactus Juice” si può probabilmente aumentare il tasso di sopravvivenza rinforzando le difese naturali delle piante. (Nota del trad.: concime a bassissimo contenuto di azoto (valore 1), ma elevata presenza di Fosforo (7) e Potassio (6)- rallenterà la crescita ma fortificherà le piante rendendo il loro tessuto esterno più "spesso") - Come con tutti i fertilizzanti per cactus impiegabili è necessario che le piante vengano alimentate soltanto dal fondo (senza che il concime le tocchi ), altrimenti i residui minerali potrebbero accumularsi sugli stessi cactus ed eventualmente causare delle ustioni.
Crescere i semenzali all'aperto:
Dal momento che abito in un clima nordico , trovo meglio iniziare le mie semine con il summenzionato metodo, in primavera o nell'estate , sapendo già che le collocherò all'aperto dopo un anno di sviluppo indoor. È molto importante che una volta disposti all'aperto i semenzali non ricevano luce solare diretta, ma preferibilmente siano disposti in un punto ben ombreggiato in modo da ricevere luce diffusa. Come nel caso delle luci artificiali , se ricevessero troppa luce solare si noterebbe immediatamente dall'arrossamento dei cactus. In questo caso i cactus possono essere spostati verso un punto meno luminoso oppure può essere adottata una maglia per diffondere la luce. Il mio metodo è quello di usare pezzi di zanzariere che possono essere comprati economicamente dal vostro negozio di ferramenta. Questi pezzi possono essere raddoppiati fino a trovare il necessario livello di protezione. Tale selezione porosa tiene inoltre conto della necessaria circolazione di aria e nello stesso tempo agisce come protezione dagli uccelli che talvolta mangiano i cactus.
Trapianto:
Una volta che i vostri semenzali si sono sviluppati fino a circa un pollice o un pollice mezzo (2.5- 4 cm) potreste avere voglia di studiare la possibilità di trapiantarli in un nuovo contenitore con del terriccio fresco. In primo luogo lasciate che il terreno asciughi un po’. È meglio che il terreno non sia completamente bagnato, ma nemmeno completamente asciutto, al punto in cui potrebbe imprigionare le radici, portando le giovani radichette a strapparsi quando le rimuoverete dal terreno. Con maggior parte dei cactus che crescono a gruppi nel deserto con radici tuberose e allungate, quali Ariocarpus e Lophophora, vi consiglio di usare un contenitore profondo che non si allunghi per oltre un pollice dal livello dei cactus. Molte specie hanno migliore sviluppo in un ambiente radicale relativamente limitato, ma amano anche allungare le radici in profondità nel terreno. Una volta che i semenzali sono trapiantati in un nuovo contenitore, sono sani e si avviano alla maturità, è tempo di cominciare ad esaminare le loro naturali possibilità di adattarsi alla luce solare . Come accade con tutti i cactus, non è consigliato un trasferimento improvviso dall’ombra o dal sole parziali verso la piena esposizione solare. Una tale improvvisa variazione ambientale può indurre la pianta a manifestare sgradevoli segni di bruciature. È meglio esporli lentamente alla maggior luce solare per un periodo di un paio di settimane, vigilando che non appaiano bruniture o arrossamenti. Se questo accade, spostate Immediatamente la pianta di nuovo all’ombra. Sappiate che anche se i vostri cactus hanno ricevuto una forte luce artificiale quando erano coltivati all'interno, ora non potrebbero essere ancora capaci di sopportare senza conseguenze uno spostamento veloce alla forte luce naturale.
Innesto Dei Vostri Semenzali:
Ora che i vostri semenzali sono abbastanza grandi potreste considerare la possibilità di innestarli. L'innesto è un metodo eccellente per conseguire l'aumento del tasso di accrescimento in molti dei cactus che crescono a gruppi, ma non è particolarmente adatto con i cactus colonnari. Viene usato per propagare la specie e, dal momento che un innesto raggiunge la maturità più rapidamente, svilupperà molti nuovi getti che potranno a loro volta essere presi ed innestati. Il fondamento è di usare una specie colonnare a crescita rapida come pianta base (portainnesto) ed innestarvi sopra una specie globosa a sviluppo più lento. Iniziate selezionando un bel cactus colonnare, alto almeno 4 pollici (circa 10 cm), per esempio un Trichocereus pachanoi o un Myrtillocactus geometrizans , che abbia un nucleo interno più piccolo del diametro dell'esemplare che deve innestarsi su di esso. Se le loro sezioni non fossero perfettamente della stessa dimensione è molto importante che per lo meno combacino in qualche punto. Ora utilizzate semplicemente una lama non-seghettata, molto tagliente e sterile, per affettare orizzontalmente il cactus colonnare in modo pulito, facendo attenzione a non “segare” la pianta. E’ importante che a questo punto rifiniate i bordi della pianta base (portainnesto) ad angolo di 45 gradi tutto intorno al taglio mentre lasciate una zona piana uguale, o poco un più grande, al diametro della pianta da innestare. Ciò è importante perché l'innesto si svilupperà in modo da "rotolare dalla base in giù" sopra il bordo della pianta base durante il suo sviluppo attivo. Se non tagliate i bordi è possibile che la pressione "di discesa” della pianta in crescita su questo bordo non tagliato causi spaccature dell'innesto o crescite fuori dal portainnesto. Quando affettare il cactus da innestare fate molta attenzione che sia tagliato in modo molto pulito e senza dovere applicare molta pressione. Tale pressione può causare l'ammaccatura del semenzale o della giovane pianta, la quale potrà a suo tempo sviluppare un’infezione. Disponete il cactus tagliato direttamente sopra al nucleo concentrico del portainnesto. Il mio modo di fermare l'innesto consiste nel fissare due elastici “in croce”, in modo che dalla base del vasetto di crescita del colonnare si tendano fino alla parte superiore dell'innesto, ogni elastico perpendicolare all’altro. Ciò a volte può essere molto difficile, pertanto è molto importante che impiegate tutto il vostro tempo per applicare correttamente gli elastici, facendo molta attenzione che siano abbastanza “liberi” per non applicare eccessiva pressione sull'innesto e non indurlo a schizzare via sui lati, in tal modo rovinando la giovane pianta. Una volta che gli elastici sono fissati correttamente, l'innesto dovrebbe essere disposto all'interno di un ambiente umido per un certo numero di giorni affinché i due si possano saldare e crescere insieme. Se l'innesto non è mantenuto abbastanza umido spesso i bordi tagliati del portainnesto cominceranno ad asciugarsi velocemente e a restringersi, causando spesso che il collegamento adeguato delle due piante venga a mancare. La mia tecnica personale è quella di disporre la pianta innaffiata all'interno di un sacchetto ziplock sotto illuminazione, per circa 5 giorni. Dopo questo tempo le due piante dovrebbero essersi fissate saldamente insieme e possono essere rimosse dal sacchetto e coltivate normalmente. Una delle attuali tecniche di innesto implica di sistemare semplicemente l'innesto sulla sezione del portainnesto , come descritto prima e poi di stendere un anello di "supercolla" (attaccatutto?) attorno i loro punti di connessione (NdT. : sulla parte esterna dei cactus, NON stendere la colla sui tagli freschi!!!!). A questo punto basta tenere le piante ben aderenti l'una all'altra con la giusta pressione finché la colla non si asciuga . E' importante assicurarsi che neanche un po' di colla finisca tra le due sezioni tagliate di fresco. Altri consigli per crescere con successo piante innestate : Il primo è che spesso potrebbero spuntare nuovi getti dalla base del portainnesto. Spesso si potrebbe desiderare di lasciarli sviluppare per alcuni pollici e poi tagliarli per utilizzarli come ulteriore portainnesto. Se questo è il caso allora che il getto può essere tagliato il più vicino possibile alla pianta del genitore come dopo che ha raggiunto i 4-5 pollici(10-13 cm) e quindi seguire i criteri precedenti. Poiché queste “talee” da usare come portainnesto non avranno ancora radici , gli elastici possono essere disposti proprio intorno alla base della pianta, lasciandoveli per alcuni giorni. Una volta che l'innesto è saldo rimuove gli elastici e disporre la pianta, in piedi, in un ambiente asciutto. Dopo un paio di settimane il taglio aperto alla base del portainnesto dovrebbe essersi cicatrizzato o aver fatto un callo; ora la pianta è pronta per essere piantata. Se voleste semplicemente far crescere questo getto reciso allora lasciate che formi il callo e poi piantatelo, inserendolo per un paio di pollici nel terreno. Se non desiderate che questi getti sottraggano alimentazione alla pianta innestata allora dovrebbero essere tagliati via non appena sono visibili.
Ripari durante l'inverno:
Molti coltivatori casalinghi di cactus che, come me, non possiedono una serra per tutto l'anno o che non vivono in ambienti idonei , avranno la necessità di escogitare qualche sistema per salvaguardare le piante durante l'inverno. Con i miei cactus io rallento l'irrigazione durante il mese di settembre e innaffio solo un paio di volte in ottobre, a seconda delle condizioni atmosferiche. Cerco anche di ripararli dalla pioggia, sistemandoli sotto una tettoia o sotto un telo impermeabile. Appena le temperature notturne esterne iniziano a toccare i 40°F (4.44°C) , porto le piante al coperto in modo che vadano in letargo; a quel punto il terreno deve ormai essere ben asciutto. Avendo rallentato la loro crescita a causa della sospensione delle irrigazioni, di solito non dovrebbero riprenderla quando le porto al riparo.
Le piante di medie e grandi dimensioni le sistemo al pianterreno, dove ricevono poca luce. La gran parte di loro finisce in un paio di angoli della mia cantina, uno dei quali riceve qualche raggio di sole da una finestra rivolta verso sud. Anche se qualcuna rimane per tutto l'inverno al buio completo, in primavera non sembra in peggiori condizioni di quelle che hanno ricevuto un po' di luce. Di solito ne sistemo un po' nell'ufficio o in giro per la casa, sui davanzali o su tavolini, a scopo decorativo. A meno che le piante non mostrino una moderata disidratazione non le innaffio assolutamente per tutto l'inverno.
Un paio di inconvenienti dovuti al letargo sono la moria radicale e la conseguente mancanza di crescita. Dal momento che le radichette non ricevono umidità di sorta e che sono più sottili delle grosse radici, può accadere talvolta che muoiano. Ciò conduce ad una più lenta crescita (anche di nuovi getti o "figli") nella stagione successiva, dal momento che l'energia necessaria per questo sviluppo viene utilizzata per riformare nuove radici. Per ovviare a questo non vi è molto da fare, se non irrigare; ma innaffiare , in condizioni di luce insufficiente, porterà all'eziolamento , cioè l'ingiallimento del tessuto collegato ad una crescita abnormemente sottile. Ciò potrebbe compromettere severamente l'aspetto estetico del cactus.
Molti tra i miei cactus più piccoli verranno sistemati sotto luci artificiali, quando preparerò la semina dei nuovi cactus. Quelli che non hanno ancora un anno ricevono acqua ogni volta che il terreno si asciuga. Se qualche piccola pianta in letargo mostra segni di disidratazione, la sistemo sotto le luci e irrigo finché non ha riacquistato il vigore precedente; a quel punto lascio che il terriccio si asciughi sotto le luci e poi la sistemo nuovamente al buio affinché possa riprendere il suo letargo.
